Durante la sessione invernale 2024, il Parlamento deciderà sul credito quadro e il preventivo di bilancio legati alla strategia di cooperazione internazionale. Queste decisioni avranno conseguenze significative per la cooperazione internazionale e per gli aiuti umanitari della Svizzera.
Ridurre l’impegno umanitario non è solo devastante per lo sviluppo dei bambini, ma compromette anche la posizione politica della Svizzera a livello internazionale.
L’impatto della cooperazione internazionale
Anche grazie al sostegno della Svizzera, UNICEF e i suoi partner internazionali e nazionali hanno ottenuto risultati notevoli negli ultimi anni: iniziative per promuovere l’agricoltura sostenibile e migliorare le condizioni ambientali hanno contribuito a lungo termine alla stabilità e alla sicurezza alimentare, essenziali per la sopravvivenza dei bambini nelle aree rurali e povere. Dal 1990, ogni anno 47 milioni di persone sono riuscite a uscire dalla povertà estrema.
Programmi mirati hanno ridotto la malnutrizione e i relativi problemi di salute. Il numero di bambini sotto i cinque anni cronicamente malnutriti è sceso da circa 200 milioni nel 2000 a 148 milioni nel 2022. Programmi specifici per promuovere l’istruzione femminile hanno ridotto il divario di genere nell’istruzione e aumentato il tasso di alfabetizzazione. Nel 2000, l’87% dei bambini nel mondo sapeva leggere; nel 2020, la percentuale è salita al 92%.
La responsabilità della Svizzera verso i bambini
La Svizzera ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia nel 1997, impegnandosi a proteggere, promuovere e includere tutti i bambini del mondo in egual misura.
Sarebbe devastante ridurre ulteriormente le già scarse risorse previste nel progetto di “Strategia di cooperazione internazionale 2025-28” del Consiglio Federale, che prevede di finanziare anche l’aiuto all’Ucraina a scapito del Sud Globale. Questo impatterebbe non solo sulla salute e sull’istruzione immediata dei bambini, ma anche sul loro sviluppo a lungo termine, le loro famiglie e le società in cui vivono.
- Salute: Tagli al bilancio ridurrebbero lo sviluppo sostenibile dei servizi sanitari e dei programmi vaccinali nei paesi in via di sviluppo, aumentando la mortalità infantile e l’incidenza di malattie prevenibili.
- Istruzione: Meno risorse significano meno scuole, formazione per insegnanti e sviluppo di materiali didattici, portando a una qualità inferiore dell’istruzione e a tassi di iscrizione scolastica più bassi.
- Sicurezza sociale: Tagli ai programmi sociali indebolirebbero le reti di sicurezza, colpendo in particolare i bambini delle famiglie povere.
Quando una generazione cresce senza adeguate opportunità di salute e istruzione, lo sviluppo economico e sociale a lungo termine di un paese ne risente.
Un taglio al budget non è nell’interesse della Svizzera
Un budget insufficiente comprometterebbe il contributo della Svizzera nell'affrontare sfide globali cruciali come il cambiamento climatico, i conflitti, le migrazioni forzate, la corruzione e le epidemie. Inoltre, la Svizzera potrebbe essere percepita come opportunista nel beneficiare degli sforzi globali senza contribuire in modo adeguato.
La Svizzera può essere orgogliosa del suo impegno umanitario. Con una forte cooperazione internazionale, contribuisce a un mondo più sicuro, giusto e sostenibile. La cooperazione allo sviluppo e gli aiuti umanitari non sono semplici atti di beneficenza, ma una politica lungimirante e proattiva per il futuro.
Appello di UNICEF Svizzera e Liechtenstein
UNICEF Svizzera e Liechtenstein chiede al Parlamento di impegnarsi per una cooperazione internazionale forte e di garantire che il contributo finanziario della Svizzera non venga ridotto. Solo così la Svizzera potrà continuare a dare un importante contributo a un mondo più sicuro, inclusivo e migliore per tutti, in particolare per i bambini, assumendosi le proprie responsabilità globali.