Rapporto annuale 2021
Care amiche e cari amici dell’UNICEF
Al momento la situazione in Ucraina non è certo rosea, né lo è stata in generale per tutto il 2021. Le conseguenze della pandemia di Covid-19, numerose crisi umanitarie come in Afghanistan o nello Yemen, i conflitti irrisolti, i cambiamenti climatici costringono le persone più vulnerabili della società a pagare un caro prezzo:
Le famiglie cadono in miseria, i bambini vengono costretti a contrarre matrimoni prematuri a causa dei disagi economici o ad abbandonare la scuola per mantenere la famiglia.
Molti vengono privati delle loro fonti di sostentamento a causa dei cambiamenti climatici, sono costretti ad abbandonare la loro terra divenuta sterile; nella loro condizione di migranti, senza protezione, accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, sono ancora più vulnerabili. Lo scorso anno la mortalità infantile al di sotto dei cinque anni è di nuovo aumentata. Le condizioni di salute psichica dei bambini e giovani sono peggiorate in modo drammatico, anche in Svizzera e nel Liechtenstein.
Nel complesso, nell’anno del suo 75° anniversario l’UNICEF non era in vena di festeggiare. Nonostante tutto ciò, dal 1946 l’UNICEF può vantare grandi successi. Nel 2020 hanno superato il primo anno di vita più bambini che mai; sono diminuiti i casi di mortalità materna e i matrimoni prematuri; hanno frequentato la scuola più bambine di quanto
non fosse mai accaduto prima. Poi è arrivata la pandemia. L’UNICEF non si arrende mai. I successi nel corso della nostra storia ci infondono fiducia e sicurezza. Con voi al nostro fianco, affrontiamo le sfide focalizzandoci sulle soluzioni e impiegando gli strumenti adatti.
Tutto questo non sarebbe possibile senza il vostro sostegno durevole
e generoso, cari donatori e donatrici. D’ora in poi potete sostenere in
modo decisivo i bambini che hanno più urgente bisogno di aiuto anche
in qualità di «Champion for Children». Oppure, potete investire nel
futuro con un legato o un’eredità, permettendo ai bambini di crescere
sani e protetti. Qualunque sia il tipo di sostegno da voi scelto, ogni contributo è importante. Vi ringrazio calorosamente per la vostra generosità.
Con i migliori saluti
Bettina Junker
Cifre e fatti
L’UNICEF ha una visione. L’idea di un mondo che provvede al futuro della sua generazione più giovane.Un mondo in cui le bambine e i bambini frequentano la scuola e crescono in salute. Qui lo sfruttamento, l’abuso e la violenza contro i bambini non possono esistere. Per questo mondo l’UNICEF lavora instancabilmente, giorno dopo giorno.
Attività in 39 Paesi
UNICEF Svizzera e Liechtenstein promuove programmi incentrati su sopravvivenza e sviluppo, istruzione, protezione dell’infanzia e aiuti d’emergenza in 39 Paesi. Inoltre, vengono sostenuti programmi di aiuto e ricerca a livello globale e regionale.
Selezione di Paesi che nel 2021 sono stati sostenuti da UNICEF Svizzera e Liechtenstein:
A - UNICEF sede principale di New York, USA
- Registrazione delle nascite
programmi sostenuti a livello globale:
B - UNICEF Centro di Ricerca Innocenti, Firenze, Italia
- Ricerca didattica innovativa
01 Brasile – «Settimane delle stelle» «Istruzione»
02 Afghanistan – Aiuti d’emergenza sopravvivenza
03 Haiti – Aiuti d’emergenza terremoto
04 Yemen – Aiuti d’emergenza sopravvivenza
05 Medio Oriente – Aiuti invernali
06 India – Aiuti d’emergenza Covid-19
07 Madagascar – Sopravvivenza
08 Etiopia – Malnutrizione
09 Nepal – Kangaroo Mother Care
10 Malawi – Pompe per l’acqua a energia solare
11 Guinea – Lotta contro la circoncisione genitale femminile
12 Bolivia – Protezione dell’infanzia pagine
Anche in Svizzera e Liechtenstein l’UNICEF favorisce attraverso iniziative i diritti dell’infanzia e li sostiene legalmente.
Crisi globale dell’istruzione
75 anni di UNICEF
30 agosto 2021, Piazza federale, Berna UNICEF Svizzera e Liechtenstein ha richiamato l’attenzione sulla crisi globale dell’apprendimento con un’installazione formata da 600 zaini dell’UNICEF. 18 mesi dopo la chiusura delle scuole a causa del Covid-19, nell’autunno dell’anno scorso c’erano ancora 473 milioni di bambini in età scolare senza accesso all’istruzione. È stato lanciato questo appello: «Bisogna fare in modo che ogni bambino torni in classe il prima possibile. Gli sforzi in tal senso devono essere intensificati ancora di più rispetto a prima dello scoppio della pandemia di Covid-19. A tale scopo c’è bisogno di programmi di sostegno. La crisi globale dell’apprendimento si può superare soltanto insieme».
Permettere a più bambini possibili un accesso all’istruzione è importante; ma è fondamentale anche la qualità dell’insegnamento. Nello scorso anno, i deficit sono emersi ancora più chiaramente. Gli anni di frequenza scolastica effettiva nel mondo ammontano in media a 7,9. C’è carenza di personale didattico ben preparato. Il materiale didattico è insufficiente, le classi sono sovraffollate. Si stima che nel 2021 per questi motivi 617 milioni di bambini e giovani non abbiano raggiunto i requisiti minimi nella lettura e nella matematica, nonostante due terzi di loro abbiano frequentato la scuola. L’iniziativa sulla Piazza federale è stata un successo mediatico e ha sensibilizzato la popolazione svizzera in merito alla crisi.
paesi
Cambiare il mondo con l’istruzione
Nel suo 75° anniversario, UNICEF Svizzera e Liechtenstein ha focalizzato le donazioni sui programmi didattici. Per esempio in Uganda è stato attuato insieme al Ministero dell’istruzione un programma per promuovere l’educazione della prima infanzia. In Etiopia, i genitori di bambini vulnerabili sono stati sensibilizzati riguardo alle pratiche educative. Nel Malawi, abbiamo ulteriormente ampliato la competenza del personale didattico. Fino a dicembre del 2021, l’UNICEF ha sostenuto nel Nepal un programma per lo sviluppo della prima infanzia. L’istruzione è la chiave per lo sviluppo personale di ogni bambino e un catalizzatore per la mobilità sociale, le pari opportunità e lo sviluppo economico di un intero Paese. È il più efficace investimento contro la povertà. Già prima della pandemia di Covid-19, la crisi globale di apprendimento ha escluso dalle scuole 258 milioni di bambini. Senza la frequenza scolastica, l’anno scorso più di 370 milioni di bambini non hanno ricevuto la refezione scolastica – spesso l’unica fonte per un nutrimento regolare e sano. La salute mentale dei bambini ne soffre, gli abbandoni scolastici aumentano. La parità di genere regredisce. I matrimoni prematuri potrebbero aumentere.
Settimane delle stelle
"Back to school" Brasile
«I bambini aiutano i bambini»: è l’idea di fondo delle «Settimane delle stelle» di UNICEF Svizzera e Liechtenstein e della rivista «Schweizer Familie». Dal 20novembre fino a Natale, bambine e bambini hanno potuto impegnarsi con iniziative di donazione creative per aiutare i bambini bisognosi. Nel 2021 per l’istruzione in Brasile.
All’insegna del motto «Back to School», le «Settimane delle stelle» 2021 hanno raccolto fondi per i bambini del Brasile in età scolare: nello Stato più grande dell’America Latina, centinaia di migliaia di bambine e bambini non hanno diritto all’istruzione. Inoltre, a causa della pandemia e della conseguente chiusura delle scuole, nel 2020 oltre 5,5 milioni di bambini e giovani non hanno avuto accesso alle attività scolastiche, né in forma scritta né in forma digitale, né in presenza e nemmeno a distanza.
Con l’iniziativa delle «Settimane delle stelle», l’UNICEF offre un prezioso contributo affinché i bambini svantaggiati di età compresa tra i 7 e i 12 anni ricevano una buona istruzione scolastica e restino a scuola. Ciò include metodi didattici moderni, adatti all’età dei bambini e funzionanti sia nell’aula scolastica, sia nelle lezioni a distanza. Inoltre, gli insegnanti devono imparare a organizzare lezioni interessanti alle quali i bambini possano partecipare anche da casa
«Settimane delle stelle»: i bambini aiutano i bambini
Con idee fantastiche, creative e divertenti hanno partecipato anche nel 2021 migliaia di bambini. Hanno fatto torte, creato decorazioni natalizie, lavorato a maglia, dipinto candele, partecipato a corse per una buona causa, messo in scena un musical, venduto punch caldo per strada.
«Aiutare i bambini ci sta molto a cuore. Per questo sosteniamo le «Settimane delle stelle». È una gioia vedere con quanta energia e creatività i bambini, le famiglie e gli insegnanti si impegnano per i bambini bisognosi.»
Aiuti di emergenza
Carestia in Madagascar
Garantire la sopravvivenza
Preoccupata, Vao (27 anni) tiene la mano del figlio. È gravemente malnutrito, il che influisce sulla sua guarigione e, a lungo termine, sul suo sviluppo. La madre, che alleva da sola i sei figli, vive nel distretto di Ambovembe. Due dei bambini soffrono di malnutrizione acuta grave. Questa sorte non è toccata solo a lei: il 27 per cento dei bambini di questa regione ne sono colpiti.
«Nel curare la malnutrizione dei bambini, dobbiamo urgentemente investire nella prevenzione. Soltanto così possiamo impedire che la situazione diventi ancora più critica.»
Da quattro anni una grave siccità interessa il sud del Madagascar. Soltanto nell’ultimo anno, nell’isola più di 1 milione di persone ha avuto urgente bisogno di generi alimentari e aiuti umanitari. Molte famiglie sono state costrette a vendere il poco che possedevano per sopravvivere. Mamma Vao era contadina; ora non può fare altro che vendere legna. Esausta e affamata, non sa come affronterà il domani. Spesso l’unica fonte di alimentazione sono i cactus che crescono spontanei.
Centri sanitari
L’UNICEF opera sul campo e nel centro sanitario di Ambohimalaza si prende cura dei bambini malnutriti come i figli di Vao, che ricevono cure mediche e, grazie a un’alimentazione terapeutica ricca di calorie e sostanze nutritive e a base di pasta di arachidi, recuperano le forze. Nel centro sanitario aiutano tre infermiere volontarie.
«Ormai abbiamo curato più di 200 casi di malnutrizione acuta grave», spiega Asaaze Angeline, la capo-infermiera (4 agosto 2021).
A mamma Vao sono stati consegnati pacchetti di pasta di arachidi ricca di sostanze nutritive. Le famiglie che vivono nel centro sanitario ricevono inoltre due recipienti da venti litri di acqua al giorno. L’acqua inquinata provoca spesso malattie infantili ed è una delle cause della malnutrizione. L’accesso ad acqua potabile in Madagascar resta uno dei grandi compiti che l’UNICEF deve affrontare.
Programmi
Salute mentale
Come ti senti?
L' anno scorso il Report «The State of the World’s Children» dell’UNICEF era incentrato sulla salute psichica dei giovani. Il 19 per cento dei ragazzi europei tra i 15 e i 19 anni soffre di disturbi psichici; tra le ragazze la percentuale è del 16 per cento. 9 milioni di giovani in Europa vivono con disturbi psichici; più della metà dei casi sono da ricondurre a stati d’ansia e depressioni.
La gioventù può comportare un maggior rischio di malattie psichiche; ma è anche una fase fondamentale dell’esistenza, nella quale si sviluppano modelli di comportamento sani, l’apprendimento sociale ed emotivo. Per ridurre il crescente stress causato dai disturbi psichici, il benessere psichico dei giovani è un fattore fondamentale. Nonostante aumenti la consapevolezza degli influssi negativi, esistono grandi lacune di investimenti, soprattutto in programmi per la promozione della salute psichica e per la prevenzione. Oltre al rafforzamento di una valida assistenza ed educazione dell’infanzia e di provvedimenti favorevoli per le famiglie, l’UNICEF raccomanda soprattutto di migliorare l’accesso agli aiuti psicosociali, a livello regionale e scolastico, nonché online.
Insieme all’organizzazione partner Z Zurich Foundation, UNICEF Svizzera e Liechtenstein ha avviato un programma con l’obiettivo di sostenere in sette Paesi più di mezzo milione di giovani e il loro personale di assistenza. Con una campagna di comunicazione, inoltre, nei prossimi tre anni si intende raggiungere 30 milioni di persone in tutto il mondo. La visione di questa cooperazione è un mondo in cui ogni persona giovane riceve un sostegno per migliorare il suo benessere psichico.
«Una salute psichica positiva ci aiuta a pensare, apprendere e gestire la vita. Ma la vita quotidiana di troppi giovani è turbata da problemi psicosociali. Ciò influisce negativamente sulla loro salute e impedisce di esprimersi liberamente.»
Iniziativa
La salute psichica dei nostri giovani
Tra la primavera e l’estate del 2021 è stato attuato un sondaggio online sul benessere psichico dei giovani. Vi hanno partecipato 1097 giovani della Svizzera e del Liechtenstein tra i 14 e i 19 anni. I risultati mostrano chiaramente che sussiste necessità d’intervento.
Lo studio, commissionato dall’UNICEF con il sostegno della Z Zurich Foundation e di Zurich Svizzera, mette in evidenza non solo delle cifre preoccupanti, ma mostra anche chiaramente che spesso i giovani vengono lasciati soli con i loro problemi. La questione è quindi non solo se si fa abbastanza per i giovani, ma anche e soprattutto se si fanno le cose giuste. L’obiettivo dello studio era individuare i fattori di rischio e protezione per la salute psichica dei giovani in Svizzera e nel Liechtenstein. I risultati allarmanti mostrano in maniera evidente che esiste il bisogno di intervento a vari livelli. Per rafforzare durevolmente la salute psichica dei giovani, c’è urgenza soprattutto di investimenti nella sensibilizzazione e nella prevenzione, e vanno elaborate offerte con e per i giovani.
Queste cifre sono un campanello d’allarme: dobbiamo agire. Insieme. A tutti i livelli.
Iniziativa «Comuni amici dei bambini»
Tramite un solido processo, UNICEF Svizzera e Liechtenstein incoraggia i Comuni a diventare più a misura di bambino. D’importanza centrale è il coinvolgimento di bambini e giovani.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia garantisce a tutti i bambini il diritto di co-decisione nelle circostanze che li riguardano. Gli adulti devono ascoltare le opinioni dei bambini e tener conto delle loro decisioni. Per i decisori, la partecipazione di bambini e giovani è anche una grande opportunità: permette loro di prendere provvedimenti che migliorano veramente l’ambiente di vita dei bambini in base alle loro necessità. Il diritto alla partecipazione costituisce la parte centrale dell’iniziativa «Comune amico dei bambini».
«Per attuare i progetti comunali, è molto importante coinvolgere i bambini e i giovani: in questo modo, contribuiscono a creare il loro presente e futuro e scoprono che la loro collaborazione può dare dei frutti.»
«Comune amico dei bambini» è una distinzione assegnata da UNICEF Svizzera e Liechtenstein ai Comuni che sostengono l’attuazione dei diritti dell’infanzia. Negli ultimi anni, l’iniziativa si è ben avviata anche grazie a una più intensa collaborazione con i Cantoni. Nel 2021 è stato già insignito il 50° Comune, Knonau ZH. La collaborazione con UNICEF Svizzera e Liechtenstein conviene ai Comuni. Dalla valutazione è emerso che, da quando è stata avviata l’iniziativa, la politica comunale dà maggiore priorità agli interessi di bambini e giovani, che nel tempo vengono sviluppate opportunità di partecipazione e che il Comune investe di più nella generazione giovane. Ciò rafforza la comunità, con un approccio pragmatico e orientato al futuro.
50
Le imprese hanno la responsabilità per i bambini
Svizzera e Liechtenstein. L’UNICEF si impegna affinché le imprese in Svizzera e Liechtenstein siano consapevoli dei loro innumerevoli punti di contatto con i bambini e del loro impatto sui diritti dell’infanzia.
Nel 2021 l’attenzione era incentrata sull’impegno dell’UNICEF per una legislazione efficace sulla responsabilità delle imprese svizzere in materia di diritti umani, sulla co-direzione del gruppo di esperti sul lavoro minorile della Piattaforma svizzera per il cacao sostenibile e sullo sviluppo dell’area tematica «Imprese amiche delle famiglie». Inoltre, nell’estate 2021 l’UNICEF è entrato a far parte del gruppo di accompagnamento multipartito sul Piano d’azione nazionale concernente l’economia e i diritti umani in Svizzera. L’UNICEF rappresenta qui la società civile svizzera e si impegna anche in questo contesto perché siano maggiormente rispettati i diritti dell’infanzia nei provvedimenti legati alla responsabilità delle imprese in materia di diritti umani.
Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia nel Liechtenstein
Iniziativa Go Blue. In occasione della giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, il 20 novembre, il Liechtenstein ha sostenuto la campagna dell’UNICEF «#goBlue» e ha fatto illuminare di blu da sabato a domenica il palazzo del governo a Vaduz.
In tal modo, il Principato ha messo in evidenza il suo impegno per l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia, aumentando la consapevolezza dei diritti dei bambini. Questo impegno è stato confermato con la visita di un’ora alla scuola primaria di Balzers da parte del capo del governo Daniel Risch. Nell’ambito dell’iniziativa di UNICEF Svizzera e Liechtenstein per i diritti dell’infanzia #ilmiofuturo, gli alunni della quarta classe hanno esposto al capo del governo i loro desideri e idee per un futuro sicuro e sano nel Liechtenstein, parlandone insieme a lui.
«Com’è noto, i bambini non hanno le voci più forti; per questo mi impegno in prima persona perché vengano non solo udite, ma anche prese sul serio.»
COVAX
Accesso equo in tutto il mondo ai vaccini anti Covid-19.
L’UNICEF è partner chiave dell’alleanza globale per i vaccini Act-A e, in particolare, si impegna nel programma COVAX per la distribuzione dei vaccini. L’obiettivo dell’alleanza è una consegna equa e abbordabile in tutto il mondo dei vaccini anti Covid-19.
Già prima dello scoppio della pandemia, l’UNICEF era il maggior acquirente di singoli vaccini. Con COVAX, l’UNICEF si impegna per la prima volta anche affinché nei Paesi a reddito basso almeno il settanta per cento della popolazione sia completamente vaccinato contro il Covid-19. Il compito principale riguarda la logistica e il trasporto di vaccini, siringhe e scatole di sicurezza. Per questo è necessario creare una catena del freddo senza interruzioni fino alle regioni più remote. Bisogna formare il personale logistico e sensibilizzare alla vaccinazione il personale sanitario e la popolazione. Nel 2021 l’UNICEF ha consegnato più di 941 milioni di dosi di vaccino anti Covid-19 in 144 Paesi. 130 Paesi hanno ricevuto aiuti organizzativi e finanziari affinché i vaccini venissero effettivamente somministrati. Per porre fine alla pandemia, c’è bisogno di altri sforzi e soprattutto di aiuti umanitari. L’obiettivo del programma di vaccinazione COVAX è proteggere entro la fine del 2022 le popolazioni dei Paesi a basso reddito con 4,1 miliardi di dosi di vaccino. UNICEF Svizzera e Liechtenstein sostiene COVAX dall’inizio dell’anno scorso.
Insieme contro il coronavirus
La pandemia di Covid-19 ha sconvolto la vita ei bambini e dell loro famiglie in tutto il mondo. Nel 2021 l’UNICEF ha lavorato in prima linea.
Il coronavirus si diffonde ancora. Mentre i Paesi ricchi hanno potuto assicurarsi presto le dosi di vaccino, quelli più poveri sono tagliati fuori. La rapidissima diffusione di nuove mutazioni Covid-19 sta ulteriormente aggravando la situazione. Nella pandemia i bambini rischiano di diventare le principali vittime. Le conse-guenze influiscono sulla loro istruzione, salute, alimentazione e sul loro benessere. Il virus minaccia bambine e bambini già indeboliti da guerra, malattie, fame e povertà. La loro sopravvivenza dipende da un sistema sanitario ben funzionante, da un’alimentazione salvavita e dalla disponibilità di acqua potabile e assistenza medica. Solo se verrà messa sotto controllo la diffusione del Covid-19 a livello globale, sarà possibile uscire dalla pandemia.
«Le scene alle quali abbiamo assist ito nell’Asia meridionale non si possono paragonare a nulla di ciò che la nostra regione aveva visto finora.»
Le conseguenze del Covid-19 minacciano la sopravvivenza e la salute dei bambini. 80 milioni di bambini sotto il primo anno di vita non hanno ricevuto le vaccinazioni di routine salvavita. Le famiglie hanno perso le loro fonti di reddito. Circa 150 milioni di bambini in più sono sprofondati nella povertà. Cresce la violenza nelle famiglie. I matrimoni prematuri aumentano. La crisi dell’apprendimento si acuisce, poiché le lezioni non hanno luogo e non vengono recuperate le materie di studio perse.
Questi aiuti sono stati possibili soltanto grazie a donazioni singole di molte persone in Svizzera e Liechtenstein e a grandi donazioni del governo del Principato del Liechtenstein, di Benecare Foundation, Sulzer AG, Swiss Re Foundation e Z Zurich Foundation.
Bolivia
Protezione dell'infanzia
Abbandono scolastico, ragazza madre sola, lei stessa ancora una bambina, poco o niente per sopravvivere, senza alcun aiuto: la sedicenne Carla era disperata. Poi è arrivata la pandemia di Covid-19.
Carla aveva 13 anni quando i suoi genitori sono morti. Ha abbandonato la scuola, e da allora si guadagna da vivere da sola per sé e per la figlia. Poi è arrivata la pandemia di Covid-19 e il conseguente lockdown. Il suo compagno l’ha lasciata per un’altra donna. Per ven-dere i suoi dolciumi, faceva ogni giorno più di 20 km. Le preoccupazioni legate alla sopravvivenza l’hanno fatta cadere in depressione; ha cominciato a ferirsi da sola, pensando al suicidio. La sua ultima speranza era il numero di emergenza «Familia Segura» dell’UNICEF. Da quel momento riceve sostegno psicologico. Ha riacquistato il coraggio di vivere; il suo desiderio è che la figlia sia più fortunata di lei e possa frequentare la scuola.
Il numero di emergenza ha preso il via nel 2020. Questo servizio gratuito è rivolto a bambini, giovani e donne che hanno bisogno di aiuto psicologico. Fino alla fine del 2021, il numero di emergenza è stato chiamato 50 982 volte. Il momento non poteva essere più adatto, poiché con lo scoppio della pandemia la necessità di assistenza psicologica è aumentata drasticamente. Secondo un attuale studio condotto dall’Istituto per la ricerca comportamentale dell’Università Cattolica Boliviana, una persona su cinque in Bolivia soffre di una qualche forma di stress psichico.
La Bolivia investe soltanto lo 0,2 per cento del bilancio sanitario per servizi di salute psicologica. Dal 2019 UNICEF Svizzera e Liechtenstein promuove la prevenzione della violenza contro bambini e giovani. In Bolivia la violenza domestica, soprattutto nei confronti dei bambini, è ancora molto diffusa. Il diritto dei bambini alla protezione è violato ogni giorno. Questi provvedimenti sostengono le famiglie vulnerabili nella prevenzione della violenza; rafforzano il sistema di protezione dell’infanzia in Bolivia e migliorano l’accesso di bambine e bambini ai servizi che offrono loro protezione e aiuto.
L’obiettivo è proteggere i bambini dalla violenza. In caso di violenza, il sistema di protezione dei bambini deve identificare tempestivamente i minori coinvolti e poter offrire loro un’assistenza adeguata.
Bilancio & Conto d’esercizio
Voi rendete possibili gli aiuti in qualsiasi momento.
Le catastrofi sono prevedibili solo fino a un certo punto. L’UNICEF opera in più di 150 Paesi. Così può prepararsi agli avvenimenti, essere sul posto più velocemente in caso di catastrofe e aiutare anche quando altri se ne sono andati da tempo. Questo sostegno globale possibile soltanto perché le donazioni vengono fatte senza indicare una finalità diretta. Mille grazie della vostra fiducia nell’UNICEF.