Kinder und Eltern an Kindesschutzverfahren und im Kontext von Hilfen zur Erziehung zu beteiligen, ihre Sichtweisen anzuhören und ihre Meinungen einzubeziehen, verwirklicht sowohl rechtliche Vorgaben als auch demokratische Grundprinzipien.
Partizipation gilt als zentraler Wirkfaktor in den Hilfen zur Erziehung und in zivilrechtlichen Kindesschutzmassnahmen. Beteiligung entspricht ausserdem dem menschlichen Grundbedürfnis nach Selbstbestimmung und Autonomie. In der Praxis ist die Umsetzung des Partizipations- und Anhörungsrechts jedoch mit einigen Herausforderungen verbunden. Es besteht eine grosse Vielfalt an Haltungen und Vorgehensweisen. Das lässt vermuten, dass nicht alle Heranwachsenden, aber auch nicht alle Eltern, in gleichem Mass bei wichtigen, sie betreffenden Entscheidungen mitwirken und sich einbringen können.
«Es ist unsere Pflicht, Kinder und Jugendliche zu schützen und ihre körperliche sowie geistige Entfaltung zu fördern. Damit dies gelingt, müssen wir ihnen zuhören und ihren Bedürfnissen Raum geben.»
Die Tagung soll eine Standortbestimmung ermöglichen, wie Partizipation im Schweizer Kindesschutz, im Rahmen von zivilrechtlichen Kindesschutzverfahren, Kindesschutzmassnahmen und Hilfen zur Erziehung, verstanden und realisiert wird.
In verschiedenen Formaten werden aktuelle Forschungsergebnisse und Praxisentwicklungen vorgestellt und diskutiert.
13:30 Ritrovo alla stazione ferroviaria di Morschach per il viaggio in bus navetta verso l'ostello dei rifugiati (è anche possibile raggiungere l'ostello direttamente in auto).
13:40 Benvenuto di Mona Meienberg (UNICEF Svizzera e Liechtenstein)
13:45 Spiegazioni di Markus Blättler (Canton Svitto)
14:00 Presentazione del progetto da parte di Selina Lutz (Università di Lucerna)
14:30 Condivisione di esperienze da parte dei membri dello staff della casa per richiedenti rifugiati
14:45 Visita e prova del modulo "Motirõ
15:30 Discussione e scambio durante l'aperitivo
16:30 Fine
Il 12 marzo il Consiglio federale ha attivato lo statuto di protezione S per le persone provenienti dall’Ucraina. Ciò significa che le persone colpite riceveranno un permesso S con validità massima di un anno ma prorogabile. Dopo essere state registrate, le persone con statuto di protezione S vengono assegnate a un Cantone e da lì distribuite tra i Comuni. Lo statuto di protezione S riconosce, tra gli altri, il diritto di bambini e adolescenti di ricevere lezioni scolastiche sufficienti e gratuite.
In base alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, i bambini che si trovano nel territorio di uno Stato che ha ratificato la Convenzione godono degli stessi diritti, indipendentemente dalla loro nazionalità o statuto di soggiorno. Per questo è importante che abbiano a disposizione offerte e strutture adeguate, tra cui anche spazi che permettano la promozione individuale e l’apprendimento.
Il progetto «Motirõ – Mondi modulari di apprendimento e gioco per bambini profughi» del Centro di competenza tipologia e pianificazione in architettura (CCTP) della Scuola universitaria di Lucerna (HSLU) crea nei centri d’asilo e transito nuovi spazi di apprendimento e gioco sul posto, strutturati e arredati a misura di bambino, dove i bambini possono ritirarsi. In collaborazione con l’Ufficio della migrazione del Canton Svitto si è svolta nel centro di transito di Biberhof, a Biberbrugg (SZ) una prima attuazione pilota.
La visita offre opportunità di networking per i nostri «Comuni amici dei bambini». Ma saremo anche lieti di ricevere l’iscrizione di altri specialisti interessati appartenenti alla pubblica amministrazione e alla società civile.
Se non si raggiungerà un numero sufficiente di iscrizioni, la visita non avrà luogo.
La registrazione non è più possibile.
Partner
Diese Veranstaltung wird gemeinsam mit der FHNW organisiert und vonseiten des Bundes im Rahmen des Kinder- und Jugendförderungsgesetzes (KJFG) gefördert.