Il tifone Hagupit, battezzato Ruby nelle Filippine, ha colpito sabato a una velocità di 205 km/h Dolores e Oras, due municipalità nella parte orientale dell’arcipelago. La violenza dei venti e delle precipitazioni ha seminato caos e distruzione ma, grazie soprattutto alla previdenza del governo e delle organizzazioni umanitarie, che già giorni prima avevano predisposto l’evacuazione di decine di migliaia di persone, finora ha provocato poche vittime.
Il tifone ha colpito le stesse regioni devastate un anno fa da Haiyan, che aveva provocato oltre 7000 morti e portato via tutto a centinaia di migliaia di persone. Ora, Hagupit sembra puntare la megalopoli di Manila. Secondo le prime stime del governo, il tifone avrebbe colpito circa un milione di persone, 400 000 delle quali bambini. La maggior parte si trovava già in alloggi d’emergenza.
«Abbiamo decretato per tutti i partner e i collaboratori il massimo livello di allarme per proteggere i bambini e le loro famiglie da questa nuova catastrofe naturale», ha dichiarato il dott. Willibald Zeck, responsabile del programma sanitario e alimentare dell’UNICEF nelle Filippine.
L’UNICEF opera nell’arcipelago dal 1947 e nei suoi magazzini di Tacloban, Leyte e Manila dispone di grandi quantità di beni di prima necessità, come materiale per la purificazione dell’acqua, taniche, articoli per l’igiene personale, farmaci, integratori alimentari, generatori e tende, che ora vengono distribuiti alle famiglie colpite con l’ausilio della nostra rete di partner.
Haiyan ha insegnato molte cose
Negli ultimi mesi, l’UNICEF, i suoi partner e le autorità locali hanno portato avanti la ricostruzione dopo il devastante tifone del mese di novembre 2013. Il nostro intervento prevedeva anche l’istruzione del personale ausiliario e la definizione di procedure in caso di catastrofe, affinché la popolazione sia meglio protetta da altri tifoni, come Hagupit in questi giorni.
Sulla pagina Facebook dell’UNICEF Filippine, i collaboratori in loco informano sulle misure da adottare e pubblicano liste di controllo per prepararsi alla tempesta.
