Con la sua decisione di ieri di sostenere finanziariamente il risanamento dei parchi giochi privati contaminati da sostanze nocive, il Consiglio nazionale ha accolto la proposta del Consiglio federale. UNICEF Svizzera et Liechtenstein, Alliance Enfance, Pro Juventute, Medici per l’Ambiente, Associazione svizzera animazione socioculturale infanzia e gioventù e Fachstelle SpielRaum salutiamo questo importante passo ed esorta anche il Consiglio degli Stati ad approvare il testo.
Ieri, il Consiglio nazionale ha trattato la modifica della Legge sulla protezione dell’ambiente e ha deciso di accogliere la proposta del Consiglio federale che, tra le altre cose, prevede di risanare le superfici verdi e i parchi giochi privati attingendo al fondo OTaRSi per i siti contaminati. In occasione della sessione invernale, il Consiglio degli Stati aveva invece invitato a stralciare questo elemento. Accogliamo l’importante passo odierno. La discussione si riaprirà ora alla Camera alta.
Secondo il Consiglio federale, circa 19 000 ettari di parchi giochi privati sono potenzialmente contaminati da piombo, diossine e altre sostanze nocive. La superficie da risanare è stimata tra i 900 e i 2500 ettari. Qualora non si intervenisse, i bambini potrebbero essere protetti dalle sostanze menzionate solo attraverso una limitazione dell’utilizzo, il che equivarrebbe tuttavia a una perdita di spazi di gioco e svago. Ne risentirebbero in particolare i bimbi delle aree urbane, che già beneficiano di minori opportunità ricreative all’aperto, e andrebbero persi spazi di gioco soprattutto nelle immediate vicinanze di dove i bambini vivono.
I giochi e le attività all’aperto sono fondamentali per lo sviluppo fisico, mentale e sociale. Il fatto di interagire con l’ambiente circostante favorisce l’autostima e l’autoefficacia. Da qui l’importanza di avere accesso a spazi che i bambini possano modificare e che consentano una crescita sana. Limitare l’utilizzo dei parchi giochi, soprattutto nelle zone urbane densamente edificate, avrebbe l’effetto contrario.
Ai sensi della Convenzione dell’ONU sui Diritti dell’Infanzia, tutte le decisioni che riguardano i bambini devono considerare il loro interesse superiore. I minori hanno inoltre diritto alle migliori condizioni di salute e di sviluppo possibili, al tempo libero e al gioco. La Svizzera ha ratificato la Convenzione nel 1997. Con il suo recepimento nel diritto interno, lo Stato deve creare le necessarie condizioni quadro legali affinché i diritti dell’infanzia possano essere attuati per tutti i bambini in qualsiasi momento. In tale ottica, raccomandiamo di confermare il sostegno finanziario al risanamento delle superfici verdi e dei parchi giochi privati contaminati da sostanze nocive. Ora spetta al Consiglio degli Stati rivalutare la sua posizione nel rispetto dell’interesse superiore dell’infanzia.