L'UNICEF sull’impatto delle recenti violenze e attacchi sui bambini del Medio Oriente

Dichiarazione di Adele Khodr, Direttrice regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa.

Ein zehnjähriges Mädchen hält ihren sechs Monate alten Bruder auf dem Arm.
Striscia di Gaza: Tala (10) tiene in braccio il fratellino di sei mesi Wadea davanti alla sua tenda a Deir al-Balah. «Voglio tornare a casa e dormire nel mio letto», dice.

Ibambini di molti Paesi del Medio Oriente si trovano oggi più che mai ad affrontare una dura realtà: una vita avvolta dall'incertezza e dalla violenza. 

L’ondata di violenza e attacchi ha colpito diversi paesi della regione negli ultimi mesi, con un bilancio sconvolgente sulla vita dei bambini.

Quasi ad ogni notizia di un attacco, si aggiungono le notizie di bambini tra le persone uccise. In meno di un anno, migliaia di bambini sono stati uccisi nello Stato di Palestina, in Israele, in Libano e nelle alture occupate del Golan. 

Oltre queste tragiche morti, ci sono ancor più ragazzi e ragazze che soffrono per le ferite che hanno segnato per sempre i loro corpi e causato danni non misurabili alla loro salute mentale. Molti hanno perso le case a causa di sfollamento e vivono in un costante stato di incertezza e paura.

Una de-escalation immediata

La situazione per i bambini minaccia di peggiorare notevolmente. Ogni escalation di violenza nella regione porterà gravi conseguenze umanitarie, mettendo in pericolo le vite e il benessere di molti altri bambini. Avrà anche effetti di lunga durata sulle prospettive di pace e stabilità in Medio Oriente. Una de-escalation immediata è essenziale per salvaguardare le vite e il benessere dei bambini, perché l’alternativa è inconcepibile.

L'UNICEF continua a chiedere a tutte le parti di esercitare con urgenza la massima moderazione e di proteggere i civili e i servizi essenziali su cui fanno affidamento per la loro sopravvivenza, in linea con le loro responsabilità ai sensi del diritto internazionale umanitario. I bambini hanno il diritto di essere protetti dalla violenza e questo dovrebbe essere sempre sostenuto. 

L'UNICEF rimane sul campo, collabora con i partner per fornire servizi essenziali e aiuti per supportare e proteggere i bambini nella regione. Ciò di cui i bambini hanno realmente bisogno sono però la pace e la sicurezza, l’opportunità di una vita vissuta con dignità e liberi da privazioni e paure. Questo inizia con la de-escalation, una soluzione politica durevole e la promessa di un futuro migliore.