Il calo della mortalità infantile è proseguito anche nel 2018. Secondo le ultime stime dell’ONU, tuttavia, ogni giorno ancora ottocento donne incinte e settemila neonati muoiono per cause per lo più evitabili.
Il periodo prima e dopo il parto è molto pericoloso per madri e neonati. Lo dimostra l’ultimo rapporto sulla mortalità materna e neonatale pubblicato dalle Nazioni Unite: nel 2017, ogni giorno ottocento donne hanno perso la vita a causa di complicanze durante la gravidanza o il parto. I neonati corrono un rischio ancora maggiore: nel 2018, giornalmente sono morti settemila bebè minori di un mese.
«In tutto il mondo, una nascita è un momento carico di gioia», spiega la Direttrice generale dell’UNICEF Henrietta Fore. «Tuttavia, ogni undici secondi un lieto evento si trasforma in tragedia.» Considerato che la maggior parte dei casi sarebbe evitabile con semplici mezzi, Henrietta Fore chiede un accesso capillare all’assistenza medica. «Mani esperte che aiutano madre e bambino durante il parto, acqua pulita, un’alimentazione adeguata, farmaci e vaccinazioni possono fare la differenza tra la vita e la morte.»
Dal rapporti emerge però anche che la mortalità infantile sta continuando a diminuire ovunque: se nel 2000 9,8 milioni di bambini sono morti prima del loro quinto compleanno, nel 2018 erano 5,3 milioni.
Il rapporto «Levels and Trends in Child Mortality» è stato redatto in collaborazione con l’UNICEF, l’Organizzazione mondiale della sanità, la divisione per la popolazione del Dipartimento per gli affari economici e sociali dell’ONU e la Banca Mondiale.